Bakelite: con questo nome generico vengono indicati innumerevoli articoli di uso comune. Le resine dalle quali traggono origine i vari prodotti sono le resine “FENOLICHE” ottenute dalla policondensazione di fenolo e aldeide formica. Il primo utilizzo risale al 1907 quando dette resine mescolate a cariche inerti come caolino o farina di legno davano origine a manufatti dalle ottime caratteristiche meccaniche e isolamento termico ed elettrico (manici per pentole, carcasse di telefoni, ecc). Successivamente l’utilizzo delle resine si è esteso alla produzione di lastre di grosse dimensioni nel qual caso il supporto inerte è costituito da fogli di carta “carta bakelizzata” o di tessuto di cotone “tela bakelizzata”.
Storicamente i termini commerciali che venivano usati sono Dellite e Celeron. Con Dellite si identificano gli attuali prodotti in Carta Bachelizzata, mentre con Celeron si idenficano gli attuali prodotti in Tela Bachelizzata.
Le prerogative di questi nuovi prodotti sono comunemente: un buon isolamento elettrico, termico, una facile lavorabilità e ottime caratteristiche meccaniche. Le caratteristiche dei numerosi articoli vengono raccolte e codificate da norme di carattere internazionale che ne garantiscono le prerogative che variano in funzione della qualità della resina e del supporto utilizzato.
La Carta Bachelizzata e la Tela Bachelizzata sono in Classe termica E ( 120°C )
In caso di fiamme libere bruciano lentamente, sono classificate autoestinguenti classe HB alla normativa UL-94
I pannelli fino a 2mm possono essere tranciati a freddo o a caldo a seconda del tipo, per poter ottenere semi-lavorati da utilizzare nei settori elettrici ed elettronici come isolanti elettrici. Gli spessori più alti, pur conservando la funzione dielettrica, vengono utilizzati come supporti nei quadri elettrici, distanziatori, separatori e coperture.
Un utilizzo di questo materiale, che esula dalle prerogative elettriche, è quello che riguarda i piani di lavoro di macchine operatrici: in questo caso le caratteristiche più importanti sono la resistenza meccanica, la planarità e la stabilità dimensionale.
La carta bachelizzata è disponibile anche in tubi.
2200×1220 | 2440×1220 | ||
2200×1220 | |
Laminato espressamente prodotto per soddisfare le esigenze tecniche dei Capitolati F.S., Marina Militare, Aeronautica e per trasformatori elettrici in quanto inalterabile in olio caldo.
Rispetto alla classica carta bachelizzata, presenta una maggiore rigidità dielettrica, oltre la quale si produce una conduzione di elettricità (scarica elettrica) attraverso il materiale;
Carta bachelizzata
naturale e nera
Norme | NEMA LI – 1 | XP |
CEI 15/10 | TR | |
CEI EN 60893 | PF CP 207 | |
DIN 7735 | Hp 2061 |
Carta bachelizzata
naturale e nera per alti spessori
Norme | NEMA LI – 1 | X |
CEI 15/10 | N | |
CEI EN 60893 | PF CP 201 | |
DIN 7735 | Hp 2061 |
Carta bachelizzata
alta tensione
Norme | NEMA LI – 1 | XX |
CEI 15/10 | AT | |
CEI EN 60893 | PF CP 202 | |
DIN 7735 | Hp 2061.5 |
La tela bachelizzata si distingue in tre tipologie in base alla densità di fili da cui è composto che ne cambiano le caratteristiche e resistenze meccaniche:
Il tipo “F” (44 fili al cm2) si distingue per la particolare resistenza meccanica unitamente alle buone caratteristiche dielettriche, il tipo “FF” (60 fili al cm2) grazie alla sua composizione è perfetta per la tranciatura e lavorazione di particolari di piccolissime dimensioni anche di forme complesse, infine il tipo ” G” ( 24 fili al cm2 ) utilizza una tela da sacco che amplifica le sue caratteristiche meccaniche e di auto-lubrificazione, essendo un prodotto speciale viene prodotto su ordinazione.
La Misolet fornisce anche Tela Bachelizzata caricata con grafite, la quale presenta eccellenti doti autolubrificanti e ottime caratteristiche di lavorabilità a basso coefficiente di attrito.
Rispetto alla carta bachelizzata, le caratteristiche meccaniche della tela bachelizzata sono decisamente più elevate anche se dielettricamente meno prestanti.
La tela bachelizzata può essere facilmente tranciata a temperatura ambiente fino allo sp. 2 mm, mentre è necessario un preriscaldamento per spessori superiori.
Esempi di utilizzi del prodotto in basso spessore sono la realizzazione di rondelle per piccoli motori elettrici, rondelle di rasamento per alberi motore, palette isolanti molto sollecitate a flessione, ad esempio, le trombe per autoveicoli. Gli spessori più alti trovano il loro impiego nella produzione di palette per pompe centrifughe per vuoto, guarnizioni per il collegamento di tubi metallici, anelli di tenuta per pistoni di impianti oleodinamici, dischi frizione, boccole, guide di scorrimento, piani per laminatoi. L’utilizzo più prestigioso è quello degli ingranaggi resistenti, autolubrificanti e soprattutto silenziosi.
In tela bachelizzata si possono realizzare tubi e tondi, questi ultimi sia torniti da lastra che avvolti.
1220×2200 | 1220×2440 | ||
1220×2200 | |
Tela bachelizzata a tessuto fine tipo F
Norme | CEI 15/10 | F |
CEI EN 60893 | PF CC 201 | |
DIN 7735 | Hgw 2082 | |
Adatto ad applicazioni nel settore meccanico. |
Tela bachelizzata a tessuto finissimo tipo FF
Norme | CEI 15/10 | FF |
CEI EN 60893 | PF CC 203 | |
DIN 7735 | Hgw 2083 | |
Adatto per particolari tranciati di forma complessa. |
Tela bachelizzata caricata con grafite
Norme | CEI 15/10 | BGF |
CEI EN 60893 | — | |
DIN 7735 | — | |
Migliori capacità di autolubrificazione. |
La Canevasite F18 V0 HF è un laminato ad alta pressione per applicazioni meccaniche ed elettriche, prodotta in accordo alla Normativa DIN EN 60893, oltre ad essere classificata V0 secondo lo standard UL-94.
Conosciuta per la sua resistenza all’abrasione e all’usura, nonché per il buon livello di flessibilità, un livello molto basso di assorbimento dell’acqua e classe termica fino a 150°C.
Le parti lavorate realizzate in Canevasite prolungano sostanzialmente la vita delle macchine e dei componenti meccanicamente sollecitati, con un conseguente eccellente risparmio sui costi.
Questo materiale è in linea di massima conforme alla specifica tecnica di Trenitalia nr. 374968 (tessuto di cotone/resina epossidica).
Laminato ad alta pressione.
Norme | NEMA LI – 1 | — |
CEI 15/10 | HF | |
CEI EN 60893 | — | |
DIN 7735 | Hgw F18 |